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Chiesa bizantina di Carìa o Còrio (sec. VII)

Santa Severina (KR)- Individuazione dei ruderi della chiesa bizantina, poi florense - 2006

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sito web architetto Pasquale Lopetrone

Sopra i ruderi della chiesa invasi dalla vegetazione, Sotto il pianoro di Carìa, già Còrio, con a sinistra l’anfratto del ruscelletto che proviene dalla “Vigna di Baracco”. Tra gli alberi si intravede il rudere del muro che formava la parte destra della facciata.

S. Maria di Còrio o Carìa era una delle tre filiazioni dell’abbazia florense di Calabromaria che sorge in Altilia di San Severina; l’altre si chiamano S. Anania e San Basilio. Le chiese di Còrio o Carìa e S. Anania state localizzate della terza, purtroppo, se ne sono perse le tracce, anche se è noto che ricade in comune di Caccuri. La chiesa di S. Maria di Còrio o Carìa è ubicata ai piedi della rupe occidentale di Altilia, sul punto sommitale di un pianoro delineato a nord da un ruscelletto, con sorgente perenne, che scorre a lato e scende dalla “Vigna Baracco. La chiesa è allo stato di rudere ed è invasa dalla vegetazione, tuttavia in autunno si riesce a distingue perfino il suo grande abside semicircolare ampio quanto l’aula. Di questa chiesa bizantina se n’erano perse le tracce, finché è stata rintracciata durante la ricognizione condotta per la redazione dell’Atlante delle Fondazioni Florensi. Difficili stabilire se accanto alla chiesa un tempo vi erano anche delle abitazioni.

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by Pasquale Lopetrone